Famose sono le baite del meraviglioso territorio italiano, il quale può infatti vantare anche la baita più alta d'Europa, posta a ben 4.559metri sul livello del mare. Probabilmente questo è dovuto alla presenza di numerosissimi ed importanti rilievi, ma anche alla vita umana su queste montagne ancora incontaminate; fatto sta che le baite italiane, per comodità e chiarezza, sono state suddivise in 5 categorie secondo la posizione e la vicinanza ai servizi.

La prima categoria (categoria A), racchiude tutti i rifugi alpini raggiungibili attraverso strade e percorsi rotabili o, in ogni caso, poste in prossimità di questi. La categoria B comprende invece i rifugi raggiungubili con altri mezzi meccanici pubblici che non siano però sciovie o, comunque, baite che si trovino vicine a punti serviti da questi mezzi. Tutte le altre baite, che non presentino le caratteristiche presenti nelle categorie A e B, sono raggruppate sotto le categorie C, D ed E all'interno delle quali si suddividono secondo la difficoltà di accesso, la quota cui sono poste ed al metodo con cui vengono effettuati i rifornimenti di beni essenziali.

La categoria C raggruppa dunque tutte le baite non presenti nei gruppi A e B che presentino un dislivello, rispetto al fondovalle, non superiore agli 800metri. Stesso discorso si potrebbe fare per le baite del gruppo D, le quali devono però essere poste tra gli 800 ed i 1.400m di dislivello dal fondovalle; in fine, il gruppo E riunisce tutte le baite con dislivello di accesso superiore ai 1.400m dal fondovalle.